Giovedì, 25 Aprile 2024 | Login

A tutti i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, aziendali, territoriali e di sito produttivo,

in questo momento così difficile per il nostro Paese, in cui la grave emergenza sanitaria, dovuta al diffondersi del COVID-19, ha imposto a tutti i cittadini di modificare le proprie abitudini e stili di vita, il Governo e tutte le Istituzioni fanno appello a ogni singolo cittadino affinché si assuma responsabilità civile e solidarietà, al fine di evitare la diffusione dell’infezione e contenere il fenomeno. Ed è per questo motivo che ora, più che mai, è necessario innalzare il livello di attenzione per prevenire il diffondersi del virus e salvaguardare, la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori che in molti settori, sono a tutt’oggi chiamati a svolgere la propria attività nei posti di lavoro, così come previsto nell’ultimo DPCM dell’11 marzo 2020 (allegati 1 e 2).

Ricordiamo, quindi, a tutti i RLS che, nel rispetto di quanto previsto nell’ultimo DPCM,, in modalità di confronto e consultazione da parte del Datore di lavoro, in collaborazione con l’RSPP e il Medico competente (ove già previsto), in ordine alle attività produttive e professionali che non risultino regolate da disposizioni mirate (vedi settori operanti in sanità) o sospese (allegato 1 e 2 del DCPM, 11 marzo 2020), sia necessario assumere protocolli di sicurezza anti-contagio – che prevedano, almeno, la distanza minima tra soggetti (anche nei locali della mensa aziendale), ma anche, sulla base delle valutazioni di maggior tutela, l’adozione di interventi di natura organizzativa, la distribuzione di specifici dispositivi di protezione individuale, adeguate e specifiche misure igienico sanitarie e, sempre, una costante e ripetuta sanificazione degli ambienti di lavoro. Laddove, pertanto, non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro, come principale misura di contenimento, sarà necessario che i datori di lavoro si adoperino per individuare soluzioni di prevenzione adeguate, e se necessario, diversificate e, comunque, specifiche, tra le quali il fornire strumenti di protezione individuale (art.2, c.7, lettera d, del DCPM, 11 marzo 2020) o soluzioni alternative (nel caso non siano ad ora reperibili) che garantiscano la massima tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art.2087 c.c.). E’ inoltre necessario che i datori di lavoro, in collaborazione con l’RSPP, il MC (ove già previsto), consultando l’RLS, verifichino la rispondenza del DVR (e dei DUVRI, nei riguardi delle aziende in appalto) agli interventi messi in atto e ai protocolli di prevenzione adottati. E’ altresì obbligo a carico del datore di lavoro informare tutti i lavoratori sull’adozione di suddette misure di intervento (art. 36, D.lgs 81/08 s.m.), prevedendone il totale rispetto da parte di tutti. Per tutte le attività non sospese, comunque è prioritario che venga disposto, per quanto possibile e coerente con le diverse mansioni, lo svolgimento delle prestazioni lavorative attraverso la modalità di lavoro agile (da favorire, tra gli altri, per l’attività degli RLST, quando non indispensabile la visita negli ambienti di lavoro), secondo le procedure previste (D.Lgs 81 del 2017), anche eccezionalmente in assenza di accordi individuali, avvalendosi della documentazione resa disponibile sul sito dell’INAIL. Si precisa che non è disposta alcuna sospensione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori (D.Lgs.81/08 s.m., artt.25 e 41) : il controllo sanitario è difatti una delle misure di tutela previste dal D.Lgs.81/08 s.m., art.15. Roma, 13 marzo 2020 Ricordiamo, inoltre, che sempre sul sito del Ministero della Salute si possono trovare i numeri verdi regionali e altri numeri dedicati all'emergenza ai quali chiamare in caso di richiesta di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento e la gestione del contagio del nuovo coronavirus in Italia. In questa fase di emergenza dobbiamo rispettare le indicazioni del Governo, nel pieno rispetto della salute di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini italiani al fine di contenere la diffusione del virus. In ultimo, riportiamo in allegato alla presente il messaggio che i nostri segretari generali hanno inviato, in data 10 marzo, alle associazioni datoriali e al premier Conte.

I Segretari Confederali CGIL CISL UIL Rossana Dettori Angelo Colombini Silvana Roseto

Giovedì, 12 Marzo 2020 13:07

Comunicato Emergenza Covid19

Venerdì, 06 Marzo 2020 22:05

Emergenza corona virus

Il Decreto del 4 marzo dispone misure di contrasto e contenimento del virus Covid-19; siamo tutti preoccupati ma non serve generare psicosi e panico, serve responsabilità. Atteniamoci scrupolosamente alle indicazioni, come chiesto dallo stesso Presidente Sergio Mattarella: l Fino al 3 aprilenonsipossono organizzare eventi, convegni,manifestazioni. Sonoposti limiti nelle attività sportive, ricreative, agli accessi sia negli ospedali che nei centri di ricovero; l Fino al 15 marzo sono sospese le attività scolastiche e universitarie; l Restano leparticolarirestrizioni per le zone piùcolpite, le cosiddette zone rosse e zonegialle. Siamo chiamati a cambiare abitudini e comportamenti della nostra vita quotidiana. Rispettiamo rigorosamente lemisure igienico sanitarie indicatedalla comunità scientifica: Siamo al vostro fianco, nelle nostre sedi, nei luoghi di lavoro e sul territorio a disposizione di lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati, così come delle cittadine e dei cittadini tutti. Nel pieno rispetto dellenorme emanate dal Governo, le nostre sedi sono aperteper accogliere chi ha bisogno del sindacato.

Potete contattarci anche telefonicamente, via mail, via web.

Ci siamo, per una consulenza, per un consiglio, per offrire i nostri servizi e la nostra tutela. Ci siamo anche solo per scambiare le nostre opinioni, confrontarci e dare sostegno. Ci siamo grazie alle tante persone che quotidianamente vi accolgono nelle nostre sedi, nei luoghi di lavoro, che hanno le vostre stesse preoccupazioni e alle quali va la nostra gratitudine per l’impegno, la disponibilità e lo spirito di servizio con cui svolgono la propria missione.

In data 3 Dicembre 2019 in Cagliari, presso la sede di Confindustria, si sono incontrati:

- le società Sky Italia Network Service srl e Sky Italia srl (l'Azienda)

e

- le OO.SS. nazionali di categoria SLC Cgil UILCOM Uil Fistel CIsl

Martedì, 03 Dicembre 2019 17:06

Cisl, un piano per la politica industriale

Ora un progetto di politica industriale, di ANNAMARIA FURLAN

COMUNICATO Il giorno 23 gennaio 2020 si è svolto a Roma l’incontro fra la Wind Tre, le scriventi Segreterie Nazionali e le RSU. L’incontro ha avuto all’ordine del giorno l’illustrazione della situazione aziendale e del Piano di Impresa per il triennio 2020/2023. Sebbene in un quadro competitivo ancora molto complicato, caratterizzato dalla presenza di operatori “leggeri” che continuano a spingere decisamente sul tasto della competizione sui costi, la dirigenza aziendale ha confermato di voler puntare su una crescita armonica che non rincorra necessariamente il mercato delle tariffe più basse ma stabilizzi l’azienda nel segmento delle medie e piccole imprese e del mercato consumer. Sul fronte degli investimenti tecnologici Wind Tre conferma l’investimento iniziale di 6 MLD di euro nella realizzazione della rete unica e nello sviluppo dell’infrastruttura 5G. Le recenti operazioni societarie hanno permesso di razionalizzare la catena di controllo aziendale sotto le Holding Hutchintson Wampoa favorendo una razionale ristrutturazione del debito con una conseguente semplificazione della capacità di investimento. Il Turn around della “rete unica” fra infrastrutture “ex Wind” ed “ex TRE” è ormai alle battute finali. Ciò consentirà, sempre a dire dei responsabili aziendali, di avere a breve una rete “4G” unica ed efficiente pronta per lo sviluppo delle infrastrutture 5G. L’Accordo commerciale con Fastweb consentirà all’Azienda di aprire ulteriori ed interessanti spazi di sviluppo infrastrutturale, tecnologico e commerciale. Dal punto di vista organizzativo l’Azienda ha dichiarato che il prossimo triennio sarà caratterizzato dall’esigenza di gestire una fase di trasformazione molto forte. Una trasformazione legata sicuramente ai processi di digitalizzazione, ma anche alla fine della fase di fusione fra le due realtà societarie iniziali. Questa trasformazione, secondo i responsabili aziendali, porterà a dover intervenire per evitare ridondanze e rischi di obsolescenza professionale per l’equivalente di circa 1500 persone nel triennio. L’azienda ha dichiarato di voler perseguire una strada non traumatica e condivisa nel gestire la fase di cambiamento attraverso un programma di “insourcing” di nuove attività, riprofessionalizzazioni e formazione certificata ed uscite volontarie. Sul tema del progetto di esternalizzazione dei Data Center, i massimi dirigenti aziendali hanno alla fine accolto le richieste sindacali di procedere, nel caso di cessione dell’asset, solo con il criterio della volontarietà. Come OO.SS. si è convenuto nell’analisi della forte complicazione del quadro complessivo del settore delle TLC. E’ positiva la scelta del management di abbandonare la strada della mera competizione sul prezzo provando a riattribuire valore ad una attività complessiva che, soprattutto nell’attuale fase di rivoluzione tecnologica, non può in alcun modo permettersi di bruciare margini che andrebbero focalizzati sull’innovazione. Non sfugge al Sindacato confederale l’urgenza di gestire una fase complessa di transizione tecnologica e, quindi, anche professionale. Il fatto che l’Azienda abbia deciso di provare a condividere un percorso Affiliazione ad SLC - Tel. 06-42048212 Fax 06-4824325 UNI FISTel - Tel. 06-87979200 Fax 06-87979296 Union Network International UILCOM - Tel. 06-45686880 Fax 06-85353322 comune, e quindi anche un modello, è chiaramente una buona notizia frutto anche delle mobilitazioni di questi mesi. Occorre naturalmente essere molto chiari sulle priorità sindacali. In questi anni molte persone sono uscite dal perimetro di Wind Tre e, con esse, spesso sono uscite molte attività anche pregiate. Per il sindacato la priorità resta sempre la difesa dell’occupazione di qualità. Sappiamo che i processi di digitalizzazione produrranno, insieme all’unificazione dei processi organizzativi e tecnologici aziendali, potenziali pericoli per la tenuta occupazionale del perimetro di Wind Tre. Ma proprio perché il compito che ci aspetta è serio occorrerà fin dai prossimi appuntamenti procedere ad una rigorosa ricognizione di tutto il perimetro aziendale: quanto lavoro c’è oggi in azienda; quanto lavoro potrebbe essere eroso dalla digitalizzazione e dall’ultimazione dei processi di fusione; quanto lavoro nel frattempo è uscito e quanto dovrà rientrare sotto forma di reinternalizzazioni. Con questo approccio, anche con l’ausilio delle uscite volontarie e di strumenti quali l’art. 4 Fornero, e condividendo un percorso che toglie l’unilateralità dal tavolo, siamo convinti che si possa riportare Wind Tre sul solco di una tradizione di relazioni sindacali partecipate e condivise in nome di quella contrattazione d’anticipo con la quale stiamo provando, nel settore, a governare il comminato disposto dell’azione dirompente della rivoluzione tecnologica, del calo drammatico dei fatturati nell’ultimo decennio e della pressoché totale assenza di un “piano Paese” per il mondo delle Telecomunicazioni. Già a partire dal prossimo 13 febbraio inizieremo il confronto con l’Azienda e verificheremo fattivamente la volontà a perseguire questa strada. Roma, 24 gennaio 2020 Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

Verifica dei contributi • Riscatti e ricongiunzioni • Versamenti volontari • Scelta pensionistica • Calcolo della pensione

In data 20/01/2020, la RAI ha convocato le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL per fare una comunicazione sul PdR. In seguito all’accordo del 13 dicembre 2018 la RAI ha pagato il PdR riferito all’anno 2018 ad ottobre 2019 e, in qualità di sostituto d'imposta, ha applicato ai lavoratori la tassazione agevolata al 10%. Successivamente, sulla base di un parere dell’Agenzia delle Entrate del 31/10/2019 (interpello n° 456) la detassazione sarebbe divenuta plausibile soltanto per i periodi successivi agli accordi di produttività, e quindi, la RAI ha comunicato alle OO.SS. di aver applicato in modo difforme la normativa. Per questa ragione, al fine di recuperare l'errore desumibile dall’interpello, la Rai si appresterà a praticare un conguaglio a gennaio 2020, così da poter chiudere la Certificazione Unica delle imposte entro febbraio 2020. Si tratta, in sostanza, di una operazione contabile attraverso la quale RAI anticiperà integralmente le supposte somme non versate all’Agenzia delle Entrate, per poi recuperarle su ogni singolo lavoratore mediante delle trattenute in busta paga frazionate in un certo numero di mensilità. L’entità dell'importo varierà da lavoratore a lavoratore, in base all’entità del premio ricevuto, e alle aliquote fiscali applicate al lavoratore medesimo: resta il fatto che, inspiegabilmente, la RAI ha deciso di iniziare il prelievo in busta paga proprio a partire dal corrente mese di gennaio. Le OO.SS, nel manifestare tutto il loro sconcerto e la propria irritazione per come la RAI ha gestito la partita fiscale legata al pagamento del premio di risultato, hanno invitato l’Azienda a congelare ogni prelievo dalle buste paga dei lavoratori, in attesa di un più complessivo pronunciamento degli Organismi competenti su questa delicata materia. Nonostante la posizione sindacale sia stata quella di invitare la RAI alla prudenza e ad un approfondimento del caso, la RAI ha confermato di voler agire in questo modo, e di aver già approntato i cedolini di pagamento con il prelievo della prima rata per il 27 gennaio. A seguire, verrà operata una rateizzazione, che – avendo a riferimento somme non superiori a circa € 30,00 mensili – andrà comunque non oltre le 12 rate. Per questa ragione, vista l’inspiegabile inamovibilità dell'Azienda, le OO.SS. ribadiscono quanto segue: 1. Le OO.SS. metteranno in campo ogni strumento idoneo a verificare la percorribilità di quanto deciso dalla RAI. 2. È onere dell’Azienda la valutazione delle modalità di liquidazione dell’importo e l’adozione della relativa imposizione fiscale corretta ed applicabile. Eventuali interpretazioni, anche successive, che incidano sulle modalità di tassazione, non è giusto che ricadano -a distanza di tempo- sul lavoratore, il quale non ha alcuna responsabilità e non ha partecipato in alcun modo alla sua fase valutativa. Questo anche in ordine agli effetti che ogni variazione potrebbe comportare fiscalmente per il lavoratore medesimo. 3. Non risulta pervenuta da parte dell’Agenzia delle Entrate alcuna comunicazione specifica a Rai in merito: appare francamente irragionevole che la RAI si muova unilateralmente sulla base di un parere generico. 4. L’art. 7 dell’accordo parla di premio di risultato e della relativa modalità di tassazione (“Il premio di risultato, al verificarsi delle condizioni e dei requisiti normativi, sarà assoggettato al trattamento fiscale agevolato, nei limiti ed alle condizioni previste dalla normativa vigente.”). Sulla base di questo testo, appare evidente che l'applicazione delle aliquote fiscali è stata una decisione dell'Azienda, nella sua qualità di sostituto d'imposta. 5. Nel caso in cui la Rai si ostinasse ad adottare tale recupero fiscale le OO.SS. chiederanno un incontro urgente a Rai ed UNINDUSTRIA sul tema della credibilità e affidabilità delle relazioni industriali. Per tutte queste ragioni, risulta ancora più inspiegabile la decisione della RAI di agire unilateralmente, senza peraltro aver completato tutti gli approfondimenti che, una situazione delicata e complicata come questa, richiederebbe. Chiediamo quindi alla RAI di astenersi dal porre in essere questo prelievo, e di convocare tutte le OO.SS. in sede di UNINDUSTRIA. Roma 22.01.2020 Le Segreterie Nazionali SLC CGIL, FISTEL- CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL

Oggetto: Richiesta di incontro

Gentile Presidente,
con la presente siamo a richiederLe un incontro al fine di poterLe rappresentare lo scenario sul settore
delle Telecomunicazioni.
In attesa di gentile riscontro, salutiamo cordialmente

 

SLC – CGIL   Fabrizio Solari 

FISTEL – CISL   Vito Antonio Vitale   

UILCOM UIL    Salvatore Ugliarolo 

Verbale di accordo fra la Società A. Manzoni & C. S.p.A. rappresentata dai Sigg.ri Moro, Tosato, Pozzetti e Di Rosario e le OO.SS. Nazionali di Categoria SLC-CGIL - FISTEL-CISL - UILCOM-UIL

Associazione giovani CISL

 

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